Accordi al pianoforte

Come imparare a suonare il pianoforte moderno

Cos'è il pianoforte moderno? Si tratta di un modo di suonare il pianoforte molto diverso da quello classico (in cui si suona ciò che è scritto su uno spartito). Nel pianoforte moderno invece non abbiamo nessuno spartito da leggere e dobbiamo ovviare a questa mancanza con tutta una serie di conoscenze di vari argomenti. Non si tratta di un metodo inferiore rispetto al pianoforte classico, ma semplicemente di un metodo parallelo: è quello che, per fare solo qualche esempio, usano:

  1. i pianisti di pianobar di alto livello (quando suonano o improvvisano delle melodie strumentali, per accompagnarsi al pianoforte)
  2. i musicisti/cantanti di musica Pop e Jazz (quando si accompagnano soprattutto per cantare, come Elton John ad esempio).
Questo metodo permette di ottenere dei risultati che il pianoforte classico non può dare.

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Quali risultati possiamo raggiungere con il pianoforte moderno

Le cose che si possono fare sono veramente molte. Cerchiamo di riassumere solo le principali:

  1. Suonare un brano conoscendo solo gli accordi (senza leggere uno spartito) e la melodia
  2. Creare arrangiamenti e accompagnamenti di diversi generi
  3. Accompagnarsi al pianoforte per cantare
  4. Improvvisare al pianoforte

Come raggiungere questi risultati

accordi pianoforte

1. Come usare al meglio gli accordi per suonare il pianoforte moderno

La base fondamentale per poter suonare il pianoforte moderno sono gli accordi. Ma, come vedremo, non è sufficiente conoscere le note dei vari accordi, ma è indispensabile sapere come questi vadano usati e suonati al pianoforte. Una volta che sapremo fare ciò, saremo pronti per poter suonare molti brani in modo efficace.

Per capire come utilizzare al meglio gli accordi al pianoforte è molto importante conoscere l’armonia musicale. La prima regola pratica è che nel pianoforte moderno, la mano destra suona l’accordo, mentre quella sinistra suona il basso (cioè la nota fondamentale dell’accordo nella zona medio grave).

Questa posizione di partenza è già molto utile per poter iniziare a muoverci sulla tastiera, ma da sola non è sufficiente per poter suonare con un discreto grado di abilità.

Ecco dunque quali sono i passaggi successivi per fare il vero e proprio salto di qualità:

  1. utilizzare le diverse posizioni degli accordi: ad esempio, tenendo al basso il DO, l'accordo di DO maggiore può essere suonato come DO MI SOL, oppure come MI SOL DO oppure come SOL DO MI. Per concatenare insieme i vari accordi, usare le diverse posizioni è di fondamentale importanza, perché ci permette di ottenere una grande varietà sonora, ma soprattutto di evitare di saltare troppo con la mano destra, fonte frequente di errori.
  2. raddoppiare il basso in ottava: in questo modo, oltre ad aumentare la potenza sonora del basso (la sua importanza è tale da essere chiamato “suono generatore dell’armonia”), abitueremo la mano sinistra ad una posizione che permetterà di suonare degli arpeggi molto suggestivi, che a volte potranno combinarsi anche con la mano destra, formando degli intrecci ritmici estremamente efficaci.
come suonare il pianoforte

2. Come costruire l'arrangiamento di un brano al pianoforte

Come possiamo a questo punto aggiungere anche una melodia all'accordo e al basso di cui abbiamo parlato nel capitolo precedente? Un problema che molti si chiedono infatti è: come faccio a suonare con sole 2 mani contemporaneamente la melodia, l'armonia, il basso e allo stesso tempo a creare un ritmo di base che porti avanti la musica?

La risposta è che esiste una tecnica fondamentale che permette di mescolare tutti questi elementi con le sole due mani. Volendo semplificare il discorso possiamo dire che:

  1. la mano sinistra suona il basso e l'arpeggio sulle note base dell'armonia, utilizzando in particolare la fondamentale, la quinta e l'ottava dell’accordo, facendo attenzione a non suonare note troppo vicine nelle frequenze basse.
  2. la mano destra suona la melodia (spesso con il 3,4,5 dito) e contemporaneamente delle note dell'armonia (in genere con il 1 e 2 dito).

Ecco perché conviene da subito imparare a suonare l'accordo nelle diverse posizioni con la mano destra, perché in questo modo la mano sarà già in posizione pronta a suonare la melodia nella parte più acuta e le note dell'accordo nella parte media.

Questo modo di accompagnarsi al pianoforte viene poi perfezionato utilizzando le "note estranee all’accordo" che costituiscono uno degli elementi base della composizione musicale: come vedremo, lo studio delle basi di questa materia è molto importante per capire come suonare il pianoforte.

accompagnarsi al pianoforte

3. Come accompagnarsi al pianoforte per cantare

Sicuramente avrai sentito tante volte un cantante accompagnarsi al pianoforte mentre canta o un tastierista che da solo accompagna un cantante. Come fanno? Stanno usando la tecnica del pianoforte moderno.

Dunque un'altra attività che possiamo fare è proprio quella di accompagnarci mentre cantiamo, sia che lo vogliamo fare per divertimento, sia a scopo professionale. In questo caso naturalmente dobbiamo imparare a coordinare l’attività al pianoforte con la voce, dobbiamo cioè capire come il pianoforte possa realizzare una base armonica e ritmica, su cui la voce possa rendere al massimo.

Anche in questo caso ci sono delle tecniche ben precise per sviluppare questo tipo di attività, attraverso lo studio. E naturalmente è importante imparare tutti i sistemi, utilizzati anche dai professionisti, che permettono di aiutare l’esecuzione vocale soprattutto in certi momenti (ad esempio negli acuti) in modo da rendere il risultato finale estremamente affascinante.

In particolare lo studio e la conoscenza della teoria musicale diventano fondamentali in questa attività, perché ci permettono di trasportare i brani nelle diverse tonalità: in questo modo potremo eseguire qualsiasi brano vorremo nell’estensione vocale più adatta a noi, evitando di sforzare la voce in zone troppo acute (o troppo gravi) che possono portare alle cosiddette “stecche”, compromettendone l’esecuzione.

Inoltre la conoscenza delle basi di composizione musicale sarà estremamente importante per la creazione delle introduzioni o per i finali delle canzoni, che spesso costituiscono i momenti più emozionanti di tutto il brano.

spartito

4. Iniziamo a improvvisare al pianoforte

Una volta imparate le tecniche che ci permettono di suonare gli accordi e creare diversi accompagnamenti, saremo anche pronti per improvvisare al pianoforte. In questo caso dovremo assimilare alcuni concetti chiave, legati all’armonia e alla composizione:

  1. Creare sequenze di accordi: è importantissimo capire quali sono i principi (ad esempio la teoria dei gruppi armonici) che permettono di collegare tra di loro accordi della stessa o di differenti tonalità. In questo modo seguendo tali principi, potremo suonarli in successione mentre improvvisiamo senza il rischio di sbagliare.
  2. Modulare tra le varie tonalità: la modulazione, ossia il passaggio da una tonalità a un’altra costituisce uno dei momenti più importanti nell’economia di un brano improvvisato. Infatti la stessa linea melodica (magari con qualche piccolo cambiamento) che abbiamo usato poco prima, assume un’atmosfera completamente diversa se suonata improvvisamente in un’altra tonalità. E se vogliamo improvvisare al pianoforte anche solo suonando degli accordi, ecco che usare spesso delle modulazioni è un sistema molto efficace per evitare la banalità e il senso di monotonia, dovuta all’uso solo di accordi.
  3. Conoscere accordi più complessi: anche semplicemente l’uso degli accordi di settima o gli accordi di nona di dominante, possono rendere l’atmosfera musicale molto più suggestiva, senza dover ricorrere a scelte più complesse. Anche in questo caso no è sufficiente sapere le note che compongono questi accordi, ma bisogna capire come essi vadano suonati al pianoforte. Naturalmente poi l’uso di accordi ancora più particolari, come quelli che si formano ad esempio grazie all’uso delle note estranee (ad esempio gli accordi dissonanti di appoggiatura, una grandissima risorsa!) permettono di raggiungere degli effetti ancora più interessanti.
  4. Comporre velocemente delle brevi melodie su sequenze di accordi: le note estranee all’accordo sono essenziali per poter improvvisare al pianoforte una melodia su una sequenza di accordi. Ce ne sono di diversi tipi, dalle note di passaggio, alle note di volta, dalle “reaching tone” alle note di sfuggita e ognuna permette di dare alla melodia una particolare caratteristica; per questo motivo bisogna imparare a usarle molto bene.
  5. Conoscere le note per rendere magici certi momenti musicali: vi sono poi delle note (ad esempio le note estranee usate sui tempi forti), che vanno usate solo in certe situazioni, senza abusarne, che modificano drasticamente l’effetto armonico generale. Hanno cioè una potenza espressiva ed emotiva tale, che se utilizzate in modo efficace, permettono di dare a certi momenti un sapore magico.

Grazie alla conoscenza di questi elementi, potremo dunque improvvisare al pianoforte, prima iniziando con dei brevi frammenti musicali e poi, grazie all’esperienza e la pratica, dei brani interi.

Di cosa abbiamo bisogno per suonare il pianoforte moderno

A differenza del pianoforte classico, in cui lo studio della lettura delle note e l’esecuzione di brani di particolare complessità ne favoriscono l’apprendimento in età infantile, il pianoforte moderno è particolarmente adatto anche a persone di età adulta.

Per poterlo suonare, anche solo per divertirci, dobbiamo sviluppare 2 elementi fondamentali:

  1. Tecnica pianistica: è importante avere un’impostazione delle mani corretta, conoscere diversi esercizi per suonare a mani unite e migliorare tale tecnica. Conoscere la tecnica del legato e fare esercizi ci consentirà di rendere più fluide le melodie che suoneremo. Esercitarci suonando le scale in modo corretto (fondamentale la conoscenza della tecnica del passaggio del pollice) ci permetterà di suonare in tutte le tonalità, indipendentemente dagli accordi che useremo. Gli esercizi di agilità poi ci permetteranno di rendere ancora più efficaci le nostre esecuzioni e/o improvvisazioni.
  2. Conoscenza dell’armonia (e della teoria) e degli elementi base di composizione: queste conoscenze sono fondamentali, come vedremo, per poter usare al meglio gli accordi al pianoforte, costruire degli arrangiamenti efficaci, accompagnarsi al pianoforte e improvvisare.

Dal momento che lo studio di queste materie è favorito dallo sviluppo delle facoltà razionali, il pianoforte moderno può essere studiato molto bene soprattutto dopo i 20 anni. Ma ovviamente anche persone di età matura oltre i 60 anni possono studiare con ottimi risultati questo tipo di strumento. Dobbiamo sempre ricordare che nello studio della musica, più che l’età, contano moltissimo la volontà e la pazienza.

Conclusioni: un modo per imparare in pratica il pianoforte moderno

Queste sono dunque le nozioni base che spero ti abbiano fatto capire le potenzialità dello studio di questo tipo di pianoforte. Da sole queste nozioni non sono sufficienti per poterlo fare, dunque se sei interessato a questo tipo di percorso musicale ti consiglio di visitare la nostra scuola di musica in cui troverai un corso da me realizzato di video lezioni dedicato al pianoforte moderno.

In quasi 130 video lezioni (più di 100 ore di lezione) ho trattato a fondo la maggior parte degli argomenti indispensabili per capire come suonare il pianoforte moderno di cui abbiamo parlato prima. Dallo sviluppo della tecnica pianistica allo studio approfondito dell’armonia, della teoria e della composizione, dalla creazione degli accompagnamenti al pianoforte all’utilizzo più efficace degli accordi, ho cercato di registrare delle lezioni adatte sia ai principianti che a chi già conosce la musica, in modo da permettere a chiunque di imparare a suonare il pianoforte moderno, attraverso un percorso logico e graduale.

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